Primo albergo in Italia in classe A grazie all'impianto di climatizzazione con pompe di calore a gas
Bes Hotel Bergamo Ovest
![Primo albergo in Italia in classe A grazie all'impianto di climatizzazione con pompe di calore a gas](https://www.robur.com/hubfs/referenze-it/ROBUR_referenze_hotel-holiday-inn.jpg)
L'attenzione al risparmio energetico è oggi un fattore chiave per il settore alberghiero, considerando il continuo aumento dei costi dell’energia e il fatto che il consumo energetico per presenza è quattro volte superiore ai consumi giornalieri per abitante del comparto civile.
Anche il rispetto dell’ambiente e la tutela delle risorse sono ormai riconosciute dal settore ricettivo come elemento strategico: non solo un vincolo, ma anche un’opportunità di immagine e di attrazione per le forme di turismo consapevole che si stanno diffondendo.
![Primo albergo in Italia in classe A grazie all'impianto di climatizzazione con pompe di calore a gas](https://www.robur.com/hubfs/Referenze%20%5BIT%5D/ROBUR_referenze_hotel-holiday-inn-impianto.jpg)
Si stanno inoltre sviluppando modelli di certificazione che, attestando l’attenta gestione ambientale di una struttura turistica, sono in grado di richiamare i clienti che premiano le strutture più virtuose.
In questo contesto, l’Hotel Holiday Inn di Mozzo – che si fregia del titolo di primo albergo in Italia in classe energetica A e della prestigiosa nomination all’European Design Award – ha scelto le soluzioni Robur per contenere al massimo i consumi energetici, principale fonte di spesa e di impatto ambientale.
La soluzione scelta, composta da:
- refrigeratori ad assorbimento a metano GA ACF;
- pompe di calore ad assorbimento reversibili a metano GAHP-AR;
- refrigeratori a gas con recupero di calore GA ACF HR;
- caldaie a condensazione AY Condensing.
garantisce annualmente:
- 140% di efficienza media stagionale;
- produzione gratuita di acqua calda sanitaria fino a 75 °C grazie ai refrigeratori con recupero termico;
- 12.000 € di risparmio economico rispetto ad una soluzione tradizionale caldaia + refrigeratore elettrico;
- soli 20 kW di impegno elettrico, 1/10 rispetto ad alternative soluzioni elettriche per condizionamento;
- riduzione dell’emissione di 32,4 tonnellate di CO2.