Riqualificazione energetica ed urbana di un quartiere residenziale
Quartiere Il Nido
Esigenze
Una riqualificazione profonda di natura integrata che, grazie alle misure di incentivazione nazionale per l’efficientamento energetico, ha coinvolto 8 condomini esistenti degli anni ’60, situati nell’area industriale di Zingonia, ciascuno con 16 appartamenti su 4 piani. L’intervento di ottimizzazione energetica è stato declinato nella sostituzione del vecchio impianto di caldaie con pompe di calore ad attivazione termica, nella realizzazione di una parete ventilata, nel posizionamento di impianto fotovoltaico e solare in copertura e infine nella sostituzione di serramenti e oscuranti con materiali nuovi e di maggiori prestazioni. L’impianto termico centralizzato è destinato al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria con gestione e contabilizzazione per ogni unità abitativa.
La soluzione Robur
Per ogni edificio 2 pompe di calore da installazione esterna e preassemblate su un unico basamento, funzionanti in batteria, forniscono energia termica per il riscaldamento dei 16 alloggi, mentre una di queste può essere deviata temporaneamente e opportunamente per caricare termicamente il serbatoio di accumulo dell’acqua calda sanitaria.
Vantaggi
- Passaggio da classe energetica G ad A3.
- L’analisi dei consumi rilevati durante la prima stagione invernale ha confermato che l’intervento di efficientamento con pompe di calore ha portato ad un risparmio di circa il 75% dei consumi di gas.
Tecnologie a confronto
La progettazione ha considerato due diverse soluzioni tecnologiche: la prima costituita da pompe di calore aerotermiche alimentate elettricamente, la seconda composta da pompe di calore aerotermiche ad assorbimento alimentate a gas.
Tra i principali elementi che hanno portato a scegliere la soluzione di Robur rispetto ad una soluzione elettrica:
- L’utilizzo di fluido refrigerante naturale (ammoniaca).
- L’assenza di necessità di una manutenzione specializzata per la gestione dei refrigeranti F-Gas (patentino F-gas e denuncia dell’impianto).
- Utilizzo del combustibile gassoso già presente nel sito di installazione.
- Temperatura di mandata dell’acqua calda fino a 70 °C, quindi adeguata sia per la produzione centralizzata di acqua calda sanitaria, sia per il riscaldamento degli alloggi (nei quali il sistema di emissione non è stato modificato), senza integrazioni termiche per la gestione dei cicli anti-legionella.
- I condomini non disponevano di una adeguata fornitura di energia elettrica per l’alimentazione di pompe di calore elettriche: sarebbe stato necessario un aumento della capacità elettrica della zona di oltre 500 kW di potenza elettrica in bassa tensione, oppure la realizzazione di cabina elettrica dedicata alla trasformazione della tensione da media a bassa.
La parola ai protagonisti
“Oggi, con l’esperienza acquisita, abbiamo il know-how tecnologico per poter affermare che quanto fatto nel quartiere di Zingonia sia replicabile con analogo successo in molte altre realtà di edifici residenziali condominiali, siano essi con impianti autonomi che centralizzati”.
Arch. Simonetti - Amministratore di Concreta Srl, coordinatore del progetto