Climatizzazione uffici pubblici e privati: gli impianti più innovativi
L’efficientamento energetico degli edifici, pubblici e privati, è una delle azioni cruciali da compiere per muoversi in direzione di uno sviluppo più sostenibile e di una reale transizione energetica, e rappresenta uno dei tasselli fondamentali del mosaico di interventi intrapresi dalla Comunità Europea per riuscire a diventare, entro il 2050, il primo continente a emissioni zero.
Secondo uno studio della Commissione Europea, infatti, circa il 75% degli edifici del continente non è efficiente dal punto di vista energetico. Ciò significa che gran parte dell'energia utilizzata va sprecata. Questo spreco di energia può essere ridotto al minimo migliorando gli edifici esistenti e cercando soluzioni intelligenti e materiali efficienti sotto il profilo energetico quando si costruiscono nuovi edifici.
Migliorare le prestazioni energetiche degli uffici
Il consumo energetico degli edifici per uffici, in particolare, è collegato in grande parte al funzionamento dei servizi di prima necessità, come la climatizzazione invernale ed estiva, la ventilazione, l’illuminazione, la produzione di acqua calda sanitaria.
Il rapporto Enea Benchmark di consumo energetico degli edifici per uffici in Italia, elaborato nel 2019, rivelava che la maggior parte degli edifici è alimentata da energia elettrica e gas naturale (70%), seguono gli edifici alimentati da sola fonte elettrica (34%). I consumi di climatizzazione risultano prevalenti (57%) e queste proporzioni si mantengono pressoché invariate al variare delle dimensioni degli edifici.
La sfida dunque, quando si tratta di uffici pubblici o privati, è non compromettere l’operatività, mantenendo il giusto comfort per i lavoratori. Questo è possibile solo in due modi:
- producendo e consumando meglio le risorse;
- riducendo il fabbisogno grazie all’eliminazione degli sprechi.
La Direttiva (UE) 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia
Due terzi dell’energia consumata per riscaldare e raffrescare gli edifici, in particolare, oggi proviene ancora da combustibili fossili: la Direttiva (UE) 2024/1275 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 aprile 2024 sulla prestazione energetica nell’edilizia punta a modificare questa situazione, eliminando le caldaie a combustibili fossili entro il 2040 per decarbonizzare il settore.
Secondo la direttiva, nei piani nazionali di ristrutturazione degli edifici gli Stati membri dovrebbero indicare le rispettive politiche e misure finalizzate a questo scopo.
Come primo passo, non dovrebbero fornire, già a decorrere dal 2025, incentivi finanziari per l’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, e dovrebbero invece fornire incentivi finanziari per l’installazione di impianti di riscaldamento ibridi, con una quota considerevole di energie rinnovabili, come la combinazione di una caldaia con un impianto solare termico o con una pompa di calore.
Le sfide e buone prassi per la climatizzazione degli uffici
Climatizzare grandi spazi come gli uffici, sia nel settore pubblico che in quello privato, oggi richiede il soddisfacimento di una serie di parametri:
- contenimento dei consumi di energia;
- rispetto delle diverse esigenze termiche nelle varie stagioni e nei diversi ambienti;
- necessità di individuare soluzioni efficienti e sostenibili;
- mantenimento del giusto comfort per le persone che vivono tali spazi quotidianamente.
Comfort = produttività
Secondo l’OMS la temperatura ideale in ufficio deve assestarsi tra i 18 °C e i 24 °C. Il mantenimento della giusta temperatura infatti, non impatta solo sui consumi e sull’ambiente, ma anche sul benessere generale delle persone e sulla loro produttività.
È importante, quindi, garantire che l’ambiente di lavoro sia adeguatamente ventilato e fresco, isolando termicamente l’edificio e utilizzando opportuni sistemi di climatizzazione.
Secondo uno studio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), infatti:
- la produttività scende con temperature superiori ai 24-26 °C;
- si riduce del 50% al superamento dei 33-34 °C.
Alti livelli di calore sul posto di lavoro, se persistono per un lungo periodo, possono avere un range di conseguenze che va da quelle più lievi a quelle più gravi (crampi, spossatezza, ecc).
Con la giusta climatizzazione, al contrario, la produttività può aumentare anche del 10-15% e questo rende ancora più opportuno e conveniente un investimento finalizzato al miglioramento delle condizioni di raffreddamento e ventilazione.
Il funzionamento alla base delle tecnologie innovative di riscaldamento
Una soluzione sicuramente efficiente e sostenibile per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria risulta la pompa di calore ibrida.
Si tratta di un sistema che combinando diverse fonti energetiche, in primis elettricità e gas – in particolare biometano e idrogeno “verde”, che non emettono in atmosfera gas serra - consente di ridurre l'impatto ambientale e raggiungere una maggiore efficienza energetica nell'ambito del riscaldamento degli edifici.
I benefici derivanti dall’adozione di pompe di calore ibride sono molteplici e riguardano sia l’ambiente sia gli utilizzatori:
- gli apparecchi ibridi sono in grado di utilizzare al meglio il mix energetico disponibile;
- sono funzionali e concretamente applicabili in un’ottica di miglioramento delle prestazioni e di riduzione delle emissioni degli impianti già esistenti;
- garantiscono la riduzione dei consumi di energia;
- consentono di utilizzare energia più pulita;
- hanno una maggiore durata di vita.
Le soluzioni innovative di Robur per riscaldare uffici pubblici e privati
L’esigenza degli edifici pubblici e privati è quella di ottenere la climatizzazione degli ambienti con il massimo comfort invernale ed estivo, riducendo al minimo i consumi di energia e l’utilizzo di spazi interni (centrale termica).
Le migliori soluzioni attualmente disponibili sono quelle che consentono di ottenere il giusto rapporto di potenza termica e frigorifera necessario, senza richiedere centrale termica e riducendo i consumi grazie all’utilizzo di pompe di calore ad assorbimento a gas da installazione esterna.
Le soluzioni Robur risultano particolarmente idonee in caso di riqualificazione ed efficientamento degli immobili esistenti, in quanto consentono di ridurre i consumi energetici (fino al 50%) senza interventi invasivi, ma massimizzando l’efficienza della generazione del calore, grazie all’utilizzo di pompe di calore ad assorbimento, integrate da pompe di calore elettriche .
Le principali soluzioni innovative sono due: Robur Hybrid ed e-NextPro.
Robur Hybrid
Robur Hybrid, la nuova tecnologia ibrida di casa Robur, integra una o più pompe di calore ad assorbimento a gas con una pompa di calore elettrica: una soluzione in linea con la normativa europea, che richiede un sempre maggiore utilizzo di energia rinnovabile nella fornitura di energia termica e frigorifera per gli edifici nuovi o soggetti a riqualificazione.
Robur Hybrid coniuga la massima efficienza nei servizi richiesti di riscaldamento e condizionamento, attingendo dalle migliori tecnologie oggi disponibili per garantire:
- riduzione dei picchi di richiesta elettrica in inverno e in estate;
- produzione di energia frigorifera da fotovoltaico (versione condizionamento);
- utilizzo in priorità del vettore energetico più conveniente;
- utilizzo di refrigeranti a basso impatto ambientale.
e-NextPro
È sempre maggiore, nei siti industriali, la presenza di impianti fotovoltaici, obbligatori per i nuovi edifici. Cresce anche la richiesta di impianti di condizionamento basata su apparecchi elettrici: il fotovoltaico nella stagione estiva è in grado di fornire molta energia elettrica rinnovabile.
La tecnologia di e-NextPro, basata sul vettore elettrico, si integra alla perfezione con questa forma di energia.
e-NextPro, infatti, è un sistema completamente integrato per riscaldare e condizionare grandi spazi industriali e commerciali, senza bisogno di circuito idraulico e senza rinunciare all’efficienza. Il risultato è un’elevata efficienza e prestazioni ottimali, praticamente azzerando la spesa per il condizionamento nella stagione più calda.
e-NextPro si compone di:
- un’unità esterna ad espansione diretta;
- una unità interna, di tipo pensile, dotata di ventilatore assiale.
L’unità esterna è dotata di un ventilatore assiale di grande diametro e basso numero di giri, rendendola estremamente silenziosa: 38 dB(A) a 5 m di distanza. Anche l’unità interna è dotata di un ventilatore assiale a controllo elettronico (EC) per minimizzare l’impatto acustico all’interno dell’ambiente in cui è situata.
Questo permette di lavorare con il miglior comfort anche dal punto di vista acustico, garantendo eccellente benessere anche nei momenti di massimo utilizzo.
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