Con questo articolo cerchiamo di chiarire alcuni punti sul Superbonus 110%, convertito in legge il 18 luglio 2020 con la pubblicazione della Legge 14 luglio 2020 n. 77.
D: Il superamento delle due classi energetiche riguarda solo le attività trainanti o si inseriscono, ai fini del calcolo, anche le attività aggiuntive?
R: Il superamento riguarda l'intero complesso degli interventi, di cui deve far parte almeno un intervento trainante.
D: L'utilizzo dei materiali rispondenti ai CAM devono coprire almeno il 25% o tutta la superficie?
R: Vanno utilizzati, per tutti gli interventi, materiali rispondenti alle specifiche CAM; questi interventi devono riguardare almeno il 25% delle superfici disperdenti.
D: Se all'interno di un condominio alcuni condomini non hanno intenzione di attivare il 110% come si gestisce il credito?
R: Ciascun condomino decide per sé: chi vuole cedere il credito lo potrà cedere, chi vuole lo potrà mettere in detrazione direttamente nella sua dichiarazione dei redditi.
D: Gli enti pubblici sono esclusi dal 110%?
R: Si, sono esclusi in quanto non titolari di reddito imponibile, come lo sono dagli altri meccanismi di incentivazione basati sulle detrazioni fiscali.
D: Mi chiarite l’esclusione o meno della seconda casa in condominio?
R: Le seconde case non sono (più) escluse. La conversione in legge del Decreto Rilancio ha fatto rientrare anche le seconde case nella detrazione del 110%. Unico vincolo è il numero massimo di 2 immobili per ogni persona che potrà beneficiarne. Se qualcuno ha una casa in città e la seconda casa in montagna, potrà beneficiare per entrambe del 110%. Non potrà beneficiarne per l'eventuale terza.
D: Se nell'appartamento sostituisco il generatore di calore autonomo posso beneficiare della detrazione?
R: Si, ma solo se il condominio attiva il 110% attraverso uno degli interventi citati nell'articolo riguardante il Superbonus, nella fattispecie realizza l'isolamento termico di tutto l'edificio.
D: Gli APE ante-intervento vanno redatti per ciascun subalterno?
R: Le attuali regolamentazioni per la redazione delle APE non prevedono un unico APE per l’intero edificio condominiale, ma una APE per ogni unità immobiliare. Ovviamente le regole applicative previste dal Ministero dello Sviluppo Economico, da emanare entro la metà di agosto, forniranno certamente maggiori precisazioni in merito.
D: Una casa singola di classe A3 dovrà comunque fare un intervento trainante o potrebbe limitarsi ad installare solo il fotovoltaico?
R: Il criterio esposto dalla Legge n.77/2020 prevede un aumento di due classi energetiche, oppure il raggiungimento della massima classe di efficienza possibile, ma sempre realizzando uno dei 3 interventi trainanti.
D: Nel caso di interventi di cappotto termico e sostituzione impianto centralizzato in condomini con misto di negozi, appartamenti affittati e occupati dai proprietari l'incentivo vale solo per questi ultimi o per tutti?
R: Non esiste una esplicita limitazione per le unità immobiliari non abitative site all'interno di un condominio. La stessa Guida dell’Agenzia delle Entrate prevede questo caso. Quindi nulla osta a che un negozio di un condominio benefici delle detrazioni previste per gli interventi effettuati, conformemente alle regole espresse.
D: Per le aziende rimane in essere la detrazione del 65%?
R: Per le aziende sì. E ovviamente rimane anche, in alternativa, l’opzione del Conto Termico, per quanto riguarda i sistemi di generazione, meccanismo di incentivazione che consente un importante recupero dell’investimento. A questo fine ROBUR si avvale della collaborazione di una rete di partner a disposizione dei propri Clienti.
D: La trasformazione da autonomo a centralizzato per un condominio non è ammessa al 110%?
R: E’ una buona domanda ma se ci atteniamo al testo dell’art. 119 comma 1 lettera b) la risposta è negativa, in quanto si fa riferimento ad interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali. Sarà ovviamente da verificare in base alle linee guida che pubblicherà l’ENEA.
D: Il progettista dell'intervento può rilasciare l'APE pre e post?
R: Un tecnico abilitato può rilasciare gli APE pre o post. Non può invece essere lo stesso tecnico abilitato che ha fatto la progettazione e rilasciato, nel caso, l’AQE, ciò per evitare conflitti di interesse.
D: Il visto di conformità lo potrebbe fare anche il tecnico dell' APE o il progettista oppure solo un commercialista o analoga figura?
R: Il visto di conformità deve essere rilasciato da un commercialista, da un responsabile dell’assistenza fiscale o da un CAF, che verificherà l’ammissibilità dell’intervento al 110%, acquisendo, tra l’altro, le attestazioni e le asseverazioni previste a firma dei tecnici abilitati.
D: Ho già iniziato alcuni lavori che potrebbero beneficiare del 110% prima del 1 luglio 2020. Ho perso questa opportunità?
R: Indipendentemente dalla data di avvio degli interventi, per l’applicazione del 110% si fa riferimento alla data dell’effettivo pagamento (criterio di cassa) per le persone fisiche e per gli enti non commerciali. Farà fede invece la data di ultimazione dei lavori (a prescindere dal pagamento) per società e gli enti commerciali.