L'energia aerotermica, o aerotermia, è una fonte di energia rinnovabile che sfrutta il calore presente nell'aria esterna per produrre energia termica utilizzabile per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Anche durante l'inverno, quando l'aria può sembrare troppo fredda per generare calore, le pompe di calore aerotermiche sono in grado di estrarre energia termica anche a temperature molto basse, fino a -20°C.
Le energie rinnovabili sono forme di energia che si rigenerano naturalmente e non si esauriscono nel tempo, come avviene invece per le fonti fossili. L'utilizzo di queste energie non compromette le risorse per le generazioni future.
Le fonti rinnovabili più comuni sono l'energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica, aerotermica e altre come biomassa e biogas.
Secondo la Direttiva europea 2009/28/CE e il recepimento italiano attraverso la Legge 96/2010, l'energia aerotermica viene riconosciuta come una delle fonti di energia rinnovabile.
Questa direttiva stabilisce un quadro giuridico per promuovere l'uso di energie rinnovabili nei paesi dell'Unione Europea, riconoscendo, tra le altre, l'energia aerotermica come valida risorsa.
Le pompe di calore aerotermiche prelevano energia termica dall'aria esterna e la trasferiscono a un fluido termovettore, che viene poi distribuito negli ambienti per riscaldare o raffrescare.
Le unità di assorbimento a gas utilizzano un mix di acqua e ammoniaca come fluido, permettendo il funzionamento anche a temperature molto rigide, fino a -20°C.
Il funzionamento dell’aerotermia si basa su uno scambio di calore tra l'aria esterna e il sistema di riscaldamento, con l'aiuto di una pompa di calore. Questa cattura il calore dall'aria, anche fredda, e lo trasferisce a un fluido refrigerante che evapora, assorbendo l’energia termica. Questo processo, che coinvolge quattro fasi principali, permette l'utilizzo del calore per riscaldare pavimenti, radiatori, produrre acqua calda sanitaria e persino riscaldare piscine.
Anche con temperature sotto lo zero, l'aria contiene calore che può essere recuperato. Questo è possibile grazie a tecnologie come le pompe di calore aerotermiche, che sfruttano la radiazione solare che riscalda l'atmosfera.
Sebbene la quantità di energia disponibile possa variare in base alle condizioni climatiche, l'aerotermia rappresenta una fonte rinnovabile continua e accessibile.
L’aerotermia rappresenta una delle soluzioni più vantaggiose e sostenibili per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda. Ecco i principali benefici offerti da questa tecnologia:
L'aerotermia presenta alcuni svantaggi da considerare, tra cui, nelle pompe di calore elettriche, una riduzione di efficienza a temperature molto basse, che potrebbe richiedere un riscaldamento ausiliario.
I costi di installazione iniziali sono generalmente più elevati rispetto ai sistemi tradizionali, anche se si ammortizzano con i risparmi energetici a lungo termine.
Inoltre, l'unità esterna necessita di uno spazio adeguato e può generare un ronzio che potrebbe risultare fastidioso in alcuni contesti residenziali.
La tecnologia delle pompe di calore aerotermiche permette di sfruttare il calore presente nell'aria, realizzando unità (nella gamma Robur le pompe di calore GAHP-A e GAHP-AR) che possono estrarlo dall'aria per trasferirlo negli ambienti riscaldati anche, come nel caso delle pompe di calore ad assorbimento a gas metano, con una temperatura esterna di -20°C, con efficienze ampiamente superiori al 100%.
Queste pompe possono essere utilizzate sia per il riscaldamento invernale che per il condizionamento estivo, invertendo il ciclo di funzionamento.
Lo stesso impianto può quindi essere sfruttato tutto l'anno, offrendo comfort in ogni stagione.
Il funzionamento si basa sulla presenza nella pompa di calore di un fluido frigorifero che evapora per effetto del calore dell’aria esterna, per poi essere condensato cedendo calore al fluido termovettore.
Il limite inferiore di temperatura a cui questo processo può avvenire è funzione delle caratteristiche del fluido refrigerante stesso. Tipicamente i fluidi refrigeranti a base HFC (idrofluorocarburi, più conosciuti sotto i nomi commerciali R407 e R410, definiti un po’ impropriamente “ecologici”) impiegati dalla quasi totalità delle pompe di calore elettriche, presentano sensibili cadute di prestazioni per temperature dell’aria esterna sotto 0°C, per arrivare all'impossibilità di funzionamento a temperature indicativamente sotto i –10°C.
Le pompe di calore ad assorbimento a gas metano, che utilizzano ammoniaca come fluido refrigerante, possono operare efficacemente fino a -20°C, con un'efficienza che supera il 110%.
In qualsiasi parte del mondo dove sia possibile accedere a una quantità sufficiente di aria, è possibile sfruttare l’aerotermia per produrre energia termica ad alta efficienza.
Queste pompe sono progettate per resistere alle condizioni esterne e sfruttare il calore presente nell’aria.
Non dimentichiamo che, proprio perché sfruttano l’aria, queste macchine non hanno bisogno né di costosi lavori di scavo per sonde o pozzi, né prestano il fianco al rischio di esaurimento della fonte rinnovabile (come purtroppo potrebbe avvenire per gli acquiferi, sotterranei o superficiali) o di sua consistente alterazione nel corso del tempo (come potrebbe avvenire per i sistemi geotermici).
L’energia aerotermica rappresenta una scelta sostenibile, offrendo la possibilità di installare impianti termici ad alta efficienza e sfruttando una fonte di energia rinnovabile sempre disponibile.
Con la giusta tecnologia, è possibile ottenere un contributo energetico gratuito, riducendo i costi e l’impatto ambientale. L’aerotermia ci offre una soluzione sostenibile per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda, 365 giorni l’anno.