Impianto di riscaldamento ibrido: funzionamento e vantaggi
Rivedere le logiche di alimentazione dell’impianto di riscaldamento è una scelta ormai obbligata da costi e sostenibilità ambientale: l’ibrido è la risposta.
Usare gas o energia elettrica per alimentare il sistema di riscaldamento e/o raffreddamento e per la produzione di acqua calda: un impianto di riscaldamento ibrido si contraddistingue per questa facoltà e rappresenta una soluzione innovativa che combina più tecnologie per sfruttare diverse fonti di energia.
Si tratta di un'opportunità molto interessante per rispondere alle esigenze di comfort termico (sia residenziale sia di strutture ricettive e aziende) ma, anche, alle necessità di limitare i consumi energetici. Ciò significa poter contare su concreti risparmi economici, così come ridurre l’impatto ambientale.
Nella fattispecie, un impianto di riscaldamento ibrido agevola le organizzazioni (pubbliche e private) nel loro impegno di portare a termine quella transizione energetica che è obiettivo ormai di tantissimi Paesi a partire proprio dall’Europa.
Non bisogna dimenticare che il Green Deal Europeo pone al 2050 la deadline per la neutralità climatica. Nella medesima logica di sostenibilità ed efficientamento energetico, la SEN – Strategia Energetica Nazionale, in Italia, chiede decarbonizzazione e sviluppo sostenibile.
Infine, riflessioni sull’uso di fonti energetiche sono dettate, inevitabilmente, dagli aumenti dei costi energetici determinati da fattori esogeni (primo fra tutti la guerra) e spingono a cercare soluzioni il più efficaci possibile. Poter optare, di volta in volta, per quale fonte energetica usare è perciò molto importante.
Cos'è un impianto di riscaldamento ibrido?
Un impianto di riscaldamento ibrido è costituito da due diversi generatori, tipicamente caldaia a gas e pompa di calore elettrica. Tale tipologia di impianto, dunque, si serve di un doppio vettore di alimentazione e può essere impostato per scegliere sempre la più conveniente da tutti i punti di vista.
Ma come funziona il sistema ibrido con caldaia?
La caldaia utilizza un combustibile fossile, di solito gas naturale per generare calore; tale calore riscalda l’acqua che a sua volta, circolando nei radiatori o nell’impianto a pavimento, innalza la temperatura degli ambienti.
La pompa di calore usa, invece, l’energia elettrica per alimentare il circuito di riscaldamento.
Un impianto di riscaldamento ibrido evoluto assicura che sia sempre utilizzato il generatore migliore a seconda del fabbisogno, da una parte, e dalle condizioni esterne, dall’altra. Tra i criteri con cui viene impostato vi è quello di scegliere, oltre che la più conveniente, anche la fonte energetica più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Come funziona un impianto di riscaldamento ibrido Robur Hybrid?
Robur Hybrid è una soluzione che affianca a una pompa di calore elettrica non una caldaia a gas ma un’altra pompa di calore a gas, permettendo di utilizzare comunque il mix più corretto di combustibili ma di farlo anche nella maniera più ottimale possibile dal punto di vista dell’efficienza.
Nello specifico, nella proposta Robur Hybrid sono incluse 2 famiglie, per un totale di 6 soluzioni.
- 3 macchine destinate al solo riscaldamento che si differenziano tra loro per il numero di pompe di calore ad assorbimento a gas incluse (da 1 a 3), oltre a quella elettrica;
- Le altre 3 soluzioni, ugualmente possono avere da una a 3 pompe a gas, e hanno la possibilità di operare oltre che in modalità riscaldamento anche in quella di condizionamento , sono cioè reversibili.
Tutti questi sistemi sono particolarmente efficaci dal punto di vista dell’efficientamento energetico e della sostenibilità ambientale in quanto si basano sull’utilizzo di un doppio vettore energetico che permette flessibilità del sistema.
Come si alimenta il sistema ibrido? Grazie al doppio vettore di alimentazione, i sistemi Robur si serviranno sempre dell’energia più conveniente a seconda delle condizioni ambientali, dei costi e anche della possibilità di utilizzare fonti rinnovabili, daranno, quindi, priorità all’unità che meglio risponde ai bisogni dell’utenza e dell’ambiente.
Tra le peculiarità di Robur Hybrid, vi è anche quella di utilizzare refrigeranti che tendono a minimizzare il proprio impatto ambientale. Nel caso delle pompe di calore ad assorbimento viene, infatti, usato un fluido naturale (ammoniaca) che ha un GWP (Global Warming Impact) cioè un impatto sul riscaldamento del pianeta pari a 0. Per la pompa di calore elettrica, invece, si utilizza il refrigerante R32, tra quelli che ha un limitato GWP.
I vantaggi del sistema ibrido di riscaldamento e raffrescamento
Implementare un sistema Robur Hybrid significa avere la certezza di poter contare su tecnologia all’avanguardia e massima efficienza complessiva del proprio sistema di riscaldamento/condizionamento.
Nello specifico, i vantaggi garantiti sono i seguenti:
- Facilità di installazione e gestione. Il sistema è pre-assemblato e pre-cablato per rendere rapido il montaggio, minimizzandone i costi. Offre, poi, all’utente una semplice console di controllo centralizzata, usabile anche da remoto.
- Riduzione dei picchi di richiesta di energia elettrica in inverno e d’estate, grazie alla combinazione del lavoro della pompa di calore ad assorbimento a gas.
- Risparmi e incentivi. I sistemi Robur Hybrid accedono al Conto Termico 2.0 e alla possibilità di fruire di incentivi come l’Ecobonus 65%.
- Compliance a standard e normative ambientali. I sistemi ricorrono quanto più possibile a fonti di energie rinnovabili, per esempio anche sfruttando gli impianti fotovoltaici.
Quando conviene un sistema di riscaldamento ibrido?
Un impianto di riscaldamento dual energy può adattarsi a edifici con le più varie destinazioni: edifici residenziali, fabbriche, uffici, chiese, strutture RSA, strutture ricettive ecc.
Quando conviene un sistema ibrido dunque? In sintesi, la risposta giusta è sempre. In qualsiasi contesto inclusi gli ambiti commerciale e del terziario, si guarda via via con sempre maggiore interesse alla possibilità di risparmiare scegliendo soluzioni facilmente integrabili.
Naturalmente i risparmi sono calcolabili in base alle diverse zone climatiche di appartenenza (oltre che alle tipologie di ambiente, alle sue condizioni di isolamento eccetera) ma gli esperti del settore sono in grado di fornire tutte le indicazioni necessarie per rendersi conto delle effettive potenzialità dei sistemi ibridi ad alta potenza.
Inoltre, le soluzioni ibride sono particolarmente adeguate al settore industriale dove si va diffondendo il fotovoltaico, ma anche in tutto il mondo della pubblica amministrazione dove le fonti rinnovabili stanno diventando un asset significativo.
I consulenti Robur sono a disposizione per supportarti nei rilievi e nelle analisi necessarie per stabilire quali sono le specifiche necessità e studiare i sistemi che meglio vi fanno fronte.
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